Derby del Prosecco … frizzante: scintille sul parquet, ma Pieve stende Valdobbiadene (65-52)
Campionato Under 20
5a giornata di ritorno
BASKET PIEVE – PALLACANESTRO VALDOBBIADENE 65-52
BASKET PIEVE ‘94: Giometti 5, Ceppi, Dal Cin 8, Carrano 13, Zoppas 7, Dorigo Lorenzo 9, Sech 6, Finocchiaro Tommaso 12, Dalla Val 5, Spadetto.
Allenatore: Seno. Vice allenatore: Finocchiaro Alessandro.
TL 18/33. T3P 7 (Giometti 1, Dal Cin 2, Carrano 1, Dorigo 3).
VALDOBBIADENE: Zanesco 5, Tosi 7, Serafin 3, Zavarise 8, Vanzin 4, Ferracin 7, Fontana 10, Dalla Costa 4, Morgan 4, Antiga.
Allenatore: De Bortoli.
TL: 5/9. T3P 5 (Tosi 1, Serafin 1, Ferracin 1, Fontana 2). Fallo tecnico fischiato all’allenatore. Uscito per 5 falli Antiga.
Arbitri: Barbagallo e Dalle Vedove
Parziali: 14-16, 29-26; 49-36, 65-52.
Pieve di Soligo
Grande vittoria dei nostri ragazzi Under 20 che – nell’anticipo della 5a giornata di ritorno (causa gita scolastica) – hanno piegato, con non poche difficoltà, i pari età del Valdobbiadene in quello che è stato ribattezzato da qualcuno il “Derby del Prosecco”. Gli avversari si sono presentati al Palasport di Pieve molto agguerriti e determinati a riscattare l’opaca prova dell’andata nella quale avevano perso di 25 punti e per l’occasione avevano convocato quattro giocatori già campioni provinciali Under 18 nella scorsa primavera e che non avevamo visto all’andata: gli innesti si sono visti già nel primo quarto nel quale gli ospiti partono molto meglio di noi, forti di una supremazia sotto i canestri e di una migliore percentuale al tiro. Siamo bravi a non perdere la testa e a non farci staccare, per cui con calma e tranquillità riusciamo a riportarci sotto e – grazie a due triple di Carrano, miglior realizzatore della serata e di un ritrovato Dorigo – a concludere il quarto sotto di soli due punti (14-16).
Nella pausa i coach riescono a registrare le cose che non funzionano al meglio, entriamo in campo con maggiore determinazione e, anche col significativo contributo di chi entra dalla panchina (finalmente con un’ottima percentuale del 43% sul totale punti e con Dal Cin in grande spolvero con 8 punti in 10’), riusciamo a rimettere il muso avanti di e a chiudere in vantaggio per 29-26 il secondo periodo di una partita che si sta accendendo anche nel tifo sugli spalti. Tutto è comunque ancora da decidere.
Nel terzo periodo giochiamo meglio degli ospiti, cominciamo a recuperare più palloni a rimbalzo sia in attacco che in difesa, continuiamo a mettere le nostre triple e riusciamo a controbilanciare con l’intensità agonistica la maggiore stazza fisica degli avversari: chiudiamo la frazione sul 49-36 e cominciamo a cullare il sogno di vincere.
Purtroppo l’inizio dell’ultimo periodo ci richiama alla realtà del basket e, dopo due triple degli avversari, coach Seno è costretto a chiamare subito un time-out per dar la sveglia ai nostri: però non basta, usciamo male dalla pausa anche perché gli avversari sembrano indiavolati e cominciano a menare come fabbri ferrai, tantè che i falli subiti si moltiplicano, talora anche quelli cattivi e che possono far male, con un pubblico sugli spalti che rumoreggia e richiama gli arbitri a far rispettare le regole. Gli ospiti si riportano a meno sei (53-47) a meno di 3′ dalla fine: finale da cardiopalma e coronarie a rischio. Dopo il nostro time-out Carrano riesce a mettere due liberi consecutivi e Giometti infila una tripla che piega le gambe agli avversari in meno di 40″. I ragazzi del Valdobbiadene non ci stanno a perdere, ma hanno finito la benzina e ormai la vista si annebbia … invece di mettere canestri incominciano a fare falli (31 complessivi) a destra e manca, cosicchè Sech e Zoppas infilano altri sette punti (su 10) consecutivi dalla lunetta e chiudono l’incontro sul 65-52, punteggio fin troppo rotondo per i valori espressi in campo dalle due formazioni.
Complimenti ragazzi, una vittoria che ci voleva per ridare animo e per farci credere ancora pienamente nelle nostre possibilità: andiamo avanti, partita dopo partita, con l’obiettivo di dare tutto per centrare la qualificazione alla final four.
Livio Dal Cin